L'andamento altalenante delle Borse asiatiche dopo cinque sessioni di crolli indica che qualche timido segnale di luce sta cominciando ad emergere nella notte dei mercati finanziari. La mossa coordinata di ieri di sei banche centrali e' stata seguita oggi anche a Seul e Taiwan, mentre la Banca del Giappone _che pure non ha toccato i suoi tassi _ ha effettuato la piu' massiccia iniezione giornaliera di liquidita' sul mercato monetario (pari a 4.mila miliardi di yen). Il fatto che cominci a emergere la possibilita' di un intervento diretto del Tesoro Usa nella ricapitalizzazione di alcune istituzioni finanziarie americane _ idea che sara' caldeggiata in modo particolare venerdi' al vertice G-7 dal Giappone _ gioca in positivo sulle prospettive di una relativa stabilizzazione. Tuttavia alle chiusure di oggi solo Singapore e Hong Kong sono riuscite a riguadagnare terreno per oltre il 2%, mentre l'indice Nikkei _ dopo il tonfo di quasi il 10% di mercoledi' - non e' riuscito a mantenere gli spunti realizzati del corso della giornata, finendo in leggero ribasso (-0,5% a 9.157,49 %) nonostante il lieve indebolimento dello yen. Un nuovo dato economico ha fornito l'ennesimo suggerimento pessimistico sugli scenari dell'economia: gli ordini di macchinari hanno registrato il maggior declino da due anni, scendendo in agosto del 14,5%. Il premier Taro Aso ha ufficializzato che, in risposta all'aggravarsi delle turbolenze globali, sara' compilato un secondo pacchetto di stimoli economici entro la fine del mese, oltre a quello da 1.800 miliardi di yen appena approvato dalla Camera Bassa (che dovrebbe essere varato definitivamente il 16 ottobre). La manovra numero due potrebbe includere tagli fiscali finalizzati a incoraggiare gli investimenti di capitale e dovrebbe essere definite entro il 24 ottobre, in modo da poter essere comunicata all'esterno nell'ambito del summit Europa-Asia in Cina.